La macchina per il Dispensing a pressione ambiente è la macchina destinata ad un utilizzo meno specifico, ossia per tutti quei manufatti che non necessitano dell’ausilio della pressione negativa per spingere il prodotto all’interno di zone difficilmente raggiungibili. L’applicazione in questo caso avviene in ambiente.
La macchina si compone di una parte di alimentazione-preparazione dei prodotti e da una parte di miscelazione e dispensazione in ambiente. La parte di preparazione adiacente alla camera di applicazione è composta da 2 serbatoi locali con capacità variabile che vengono alimentati da fusti commerciali. I prodotti vengono mantenuti in agitazione per evitare sedimentazioni della carica presente nel prodotto, vengono degassati per estrarre l’aria e l’umidità presente nei prodotti e mantenuti alla giusta temperatura di esercizio attraverso un sistema di termoregolazione.
Questi 2 serbatoi alimentano le 2 pompe di proporzionamento a vite eccentrica che hanno il compito di dosare la quantità nel giusto rapporto di miscelazione. Il rapporto è variabile e può essere impostato da PLC.
La miscelazione avviene per mezzo di miscelatore statico o dinamico a seconda delle caratteristiche dei prodotti e della soluzione tecnica scelta in fase di progettazione. Il sistema è progettato per lavorare con tutti i tipi di resine quali epossidiche, poliuretaniche, siliconiche e anche con quelle più abrasive, ma anche paste e colle per sigillature.
L’applicazione avviene in ambiente; il gruppo di proporzionamento miscelazione e dosaggio viene installato a bordo del sistema di movimentazione che può essere un sistema ad assi interpolati (x,y,z) o un robot antropomorfo in funzione del prodotto e del grado di flessibilità richiesto.
La disposizione dei particolari avviene su pallet appositamente disegnati per contenerne uno o più. Il caricamento può essere manuale o automatico nel caso di linee ad alta cadenza. In questo caso la linea sarà completa di forno di preriscaldo (se richiesto dal tipo di resina da usare), cottura e raffreddamento finale e laddove necessario sistemi integrativi di attivazione superficiale (plasma).
Particolari trattati
Batterie, rotori, statori, sensori, schede elettroniche, led, elettronica di potenza, inverter